La Repubblica Torino, La Spesa, Leo Rieser, 1° agosto 2020
“I torinesi sono talvolta critici verso l’incensata gastronomia dei cugini transalpini ma la drogheria Bel &Bon ha le carte in regola per vincere qualsiasi diffidenza. In questa “épicerie fine” — ristrutturata con cura e aperta meno di due anni fa in Vanchiglia, il quartiere giusto — Houda Vial, funzionario commerciale in Italia da dieci anni, è riuscita a sdoganare prodotti eccellenti a prezzi interessanti.
Dagli scaffali in legno occhieggiano una messe di referenze made in France di non facile reperibilità. Cinquanta etichette di vino, non solo dalle aree più celebrate (Champagne, Bordeaux e Bourgogne) ma da ogni zona vitivinicola inclusa la Savoie, terra d’origine di Houda. Tra i liquori non manca la Crème de Cassis, obbligatoria per ottenere un kir con i fiocchi, come tra i formaggi non mancano i classici Comté, Beaufort, Camembert a latte crudo – scordate il triste omologo industriale e tome dei Pirenei. Restando nei caseari, burro d’Isigny e crème fraîche. E poi foie gras, terrine (assaggiate quella di trota, è il suo gusto ricorda il nostro carpione), succhi di frutta naturali, marmellate, biscotti, crostini, spezie, senapi e vasetti di golosità pronte. L’angolo mescita, in attesa della ripresa delle degustazioni guidate, potete iniziare a testarlo all’ora dell’aperitivo. Il 19 ottobre Bel & Bon parteciperà al concorso perla miglior drogheria francese all’estero, non resta che tifare per loro.”